Nella prestigiosa sede di ANCE Nazionale a Roma, abbiamo avuto l’onore di presentare “C’era un futuro che non finiva mai”, il libro scritto dal Premio Strega Edoardo Nesi per celebrare i 60 anni di Cosedil. Un evento carico di emozione e significato, in cui la storia della nostra impresa si è intrecciata con il racconto della vita e della visione di Andrea Vecchio, fondatore di Cosedil e figura emblematica dell’imprenditoria siciliana.
La Presidente di ANCE, Federica Brancaccio, ha aperto l’incontro ricordando la straordinaria storia di Andrea Vecchio e della sua azienda, sottolineando come il lavoro, per lui, sia sempre stato una vera e propria missione, un valore da portare avanti con dedizione e spirito innovativo: “Un viaggio in una Sicilia difficile, complessa, ma portato avanti con l’ottimismo della ragione e dallo spirito laico di chi considera il lavoro come una religione”. Parole che racchiudono perfettamente l’essenza di un uomo e di un’azienda che hanno lasciato il segno.
Il libro nasce da un incontro tra Gaetano Vecchio, Amministratore Delegato di Cosedil, ed Edoardo Nesi. Un progetto nato quasi per caso, ma che fin dall’inizio ha avuto un significato profondo: raccontare la storia di un’azienda che ha sempre guardato al futuro senza mai fermarsi. “Quel futuro che non finiva mai”, come suggerisce il titolo stesso del libro, è il filo conduttore di un’avventura imprenditoriale iniziata nel dopoguerra e che continua oggi con la nuova generazione.
Edoardo Nesi, nel suo intervento, ha ripercorso il carattere forte e irrequieto di Andrea Vecchio, descrivendolo con parole che ne tratteggiano la personalità: “Impaziente, generoso, lucidissimo, irreverente, acuto, sempre sincero e sempre pronto a irritarsi, vulcanico”. Un imprenditore che ha saputo affrontare ogni sfida con coraggio e determinazione, guidando Cosedil attraverso le trasformazioni di un settore in continua evoluzione.
Nel dialogo tra Nesi e Andrea Vecchio sono emersi aneddoti e momenti di vita che hanno reso tangibile l’essenza di un mestiere costruito con passione. Uno dei ricordi più significativi raccontati da Vecchio è quello del primo regalo ricevuto dal padre: un semplice “cantarella”, il secchio per trasportare la calce, all’età di nove anni. “Sono passati 77 anni, ma in vita mia non ho mai fatto un solo giorno di lavoro perché è stato un continuo giocare, dalla mattina alla sera”, ha ricordato con emozione.
Attraverso le pagine del libro, Nesi ci porta nei cantieri di Cosedil, tra polvere e cemento, dove ogni pietra racconta una storia di sacrificio, sfide e successi. Il racconto ci guida attraverso un percorso imprenditoriale straordinario, dagli esordi difficili fino ai grandi progetti come il Molo Trapezoidale di Palermo e altre opere infrastrutturali che hanno cambiato il volto della Sicilia.
Cosedil è oggi un’azienda che, grazie alla visione di Andrea Vecchio e al passaggio generazionale ai figli Silvia, Gaetano e Salvatore, continua a crescere senza perdere la propria identità. Un’azienda che ha contribuito allo sviluppo economico e sociale del Paese, migliorando la qualità della vita di milioni di persone attraverso infrastrutture che lasciano un segno concreto nel territorio.
Come ha affermato Andrea Vecchio in chiusura: “L’imprenditore è l’individuo che riesce a trasformare una materia e la fa diventare un’altra cosa. Il nostro è il mestiere più entusiasmante e più bello del mondo”. E questa è la filosofia che, da 60 anni, guida il nostro lavoro.
Un ringraziamento speciale a ANCE Nazionale per aver ospitato questo importante evento e a tutti coloro che hanno partecipato, rendendolo un momento di condivisione, memoria e visione per il futuro.